Solo dalla metà o dalla fine del mese di febbraio partirà il nuovo servizio di mensa scolastica nel Comune di Torino. Il passaggio di consegne è stato posticipato rispetto a quanto previsto. È la complessità burocratica del bando da 150 milioni di euro per il quinquennio 2023 – 2027 ad aver rallentato l’iter. All’inizio di gennaio infatti l’appalto non era stato ancora assegnato in via definitiva, e le 6 aziende partecipanti dovevano consegnare gli ultimi chiarimenti per poter fissare la seduta pubblica di assegnazione.
Alla gara hanno partecipato Euroristorazione, Camst, Eutourist, Vivenda, CIRFOOD e Ladisa, che dovranno predisporre 40 mila pasti giornalieri (7 milioni di pasti all’anno) con 4 mila menu personalizzati per questioni religiose e mille per le intolleranze, su un totale di 340 scuole. A passaggio avvenuto, il menu resterà lo stesso sino al termine dell’anno scolastico. Le novità si inizieranno a percepire solo nel 2023/24, quando entrerà a regime la novità del “menu degli chef”, che permetterà a cuochi professionisti, con esperienza nella ristorazione collettiva e nelle scuole di formazione, di avanzare proposte con le quali integrare il pasto a scuola.
Le tariffe del servizio resteranno invariate per due anni grazie all’intervento della Città di Torino, che si accollerà il 28% del costo del pasto.