L’aumento vertiginoso dei costi energetici e delle materie prime sta mettendo a dura prova le imprese della ristorazione collettiva, che faticano a riadattare i propri bilanci alle nuove esigenze di mercato. In questo scenario complesso, ANGEM e ANIR lanciano un appello al Parlamento e al Governo affinché intervengano con decisione sul problema della revisione dei prezzi nel Codice degli Appalti.
L’occasione per la richiesta è stata la manifestazione Dire Fare Mangiare, tenutasi all’Allianz MiCo di Milano, che ha riunito le principali realtà del settore. Durante l’evento, è emerso un forte grido d’allarme da parte di tutti gli stakeholder, preoccupati per le gravi difficoltà che le imprese stanno incontrando.
Un settore in crisi chiede un intervento ad hoc
Le aziende della ristorazione collettiva si trovano schiacciate tra l’aumento dei costi, da un lato, e l’incapacità del Codice degli Appalti, nella sua forma attuale, di riconoscere e compensare tale incremento, dall’altro. I contratti di servizio, infatti, non sono adeguati all’attuale realtà di mercato, ostacolando il riconoscimento di un equo compenso alle imprese e mettendo a rischio la qualità dei servizi offerti e i diritti dei lavoratori.
Per fronteggiare questa situazione critica, ANGEM e ANIR chiedono al Parlamento e al Governo un intervento mirato sul Codice degli Appalti. In particolare, si propone una revisione della disciplina sulla revisione dei prezzi, che attualmente non distingue tra i contratti ad esecuzione istantanea e quelli di durata pluriennale ad esecuzione continuata o periodica, come quelli tipici della ristorazione collettiva.
Una soluzione concreta per tutelare le imprese e i lavoratori
Le associazioni propongono l’introduzione di una revisione annuale dei prezzi basata sugli indici Istat specifici del settore. Questa soluzione, già avallata dalla commissione istituita presso il Ministero dei Lavori e Trasporti, permetterebbe di adeguare i contratti in maniera tempestiva e trasparente, garantendo un equo compenso alle imprese e la continuità dei servizi offerti.
Massimo Piacenti, Presidente di ANIR Confindustria, ha dichiarato nel corso del meeting milanese: “La nostra priorità è quella di garantire che le imprese possano sostenere i costi reali senza dover sacrificare la qualità dei servizi offerti e i diritti dei lavoratori. Non abbiamo intenzione di indietreggiare: è in gioco la sopravvivenza del settore”.
Carlo Scarsciotti, Presidente di Angem, ha aggiunto a sua volta: “È fondamentale che il nuovo codice dei contratti pubblici venga emendato in modo da garantire sempre il principio di risultato e l’equilibrio economico in servizi che, destinati anche alle fasce più vulnerabili della popolazione, devono sempre assicurare qualità, stabilità e continuità”.
L’appello di ANGEM e ANIR è un monito per le istituzioni, affinché si intervenga con urgenza per tutelare un settore strategico per il Paese e per garantire il diritto al cibo di qualità per tutti i cittadini.