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Lo chef spagnolo Dabiz Muñoz, famoso per il suo stile ribelle e provocatorio, porta la sua cucina negli aeroporti. Il nuovo progetto, Hungry Club, segna l’inizio di un’avventura in collaborazione con il colosso del people on the move Avolta, leader nella ristorazione per chi è in movimento, che trasformerà il cibo per chi è in viaggio in un’esperienza d’avanguardia. Dopo le difficoltà finanziarie degli anni passati, Muñoz mantiene così fede ancora una volta al suo motto: innovare o morire. Detto, fatto: il progetto è partito dal Terminal 4 dell’aeroporto di Madrid-Barajas.

Hungry Club è molto più di un punto ristoro. Muñoz promette di sorprendere i viaggiatori con piatti unici e fuori dagli schemi: ramen, pizza, hot dog e i famosi flat croissant. Il menù, in costante evoluzione, include ingredienti provenienti da aziende locali, attente alla sostenibilità. Muñoz vuole offrire non solo velocità, ma anche qualità, sfidando i tradizionali standard del cibo d’aeroporto.

Le porte di Hungry Club sono aperte dalla colazione alla cena. Le pietanze possono essere consumate in loco o portate via, ideali per chi è di fretta o aspetta un volo in ritardo. Il format sembra pensato proprio per rispondere ai bisogni dei viaggiatori moderni, sempre di corsa, ma che non rinunciano a un’esperienza culinaria di qualità.

Per ora, il primo Hungry Club ha aperto nel terminal 4 dell’aeroporto di Madrid-Barajas. Ma lo chef ha già in programma nuove aperture a Barcellona, Malaga e Palma di Maiorca. E non è da escludere che i “maiali volanti” di Muñoz possano conquistare altri aeroporti nel futuro, portando il suo stile culinario ribelle in giro per il mondo.

Le trasformazioni non sono una novità per Muñoz. Con ristoranti come DiverXO e RavioXO, oltre al food truck Pollos Muñoz, lo chef ha esplorato diverse forme di ristorazione, cercando sempre di sorprendere. La sua carriera è un mix di successi e chiusure, all’insegna di una inesauribile capacità di reinventarsi.

Nonostante la fama, il 2022 non è stato un anno facile per Muñoz, che ha chiuso i conti con un ammanco di oltre 3 milioni di euro. Il governo spagnolo era intervenuto per salvare la situazione. Ora, con Hungry Club, lo chef sembra voler spiccare nuovamente il volo dopo il brusco… salvataggio. Per lui, ormai lo si sa, il rischio fa parte del gioco.

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