A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, il Comune di Santa Maria Capua Vetere è riuscito a concludere l’appalto per la mensa scolastica, garantendo un servizio essenziale per le famiglie. Con un importo complessivo di 738mila euro, l’amministrazione ha stanziato infatti i fondi per i prossimi due anni scolastici, compreso quello che sta per iniziare. Tuttavia, resta ancora da definire il contributo comunale per alleggerire i costi delle famiglie in difficoltà.
Il percorso verso l’aggiudicazione non è stato semplice. La prima gara, avviata a febbraio, si è conclusa con un nulla di fatto, mentre la seconda, partita a marzo, ha avuto esiti solo durante l’estate. I ritardi hanno accumulato tensione, fino alla seduta pubblica telematica del 4 giugno, quando sono state aperte le offerte tecniche. Ma i problemi non erano finiti: un errore tecnico ha ulteriormente posticipato la fase finale, con la commissione che non riusciva a inserire i punteggi sulla piattaforma digitale dedicata.
Nonostante i ritardi e le difficoltà, la gara è stata finalmente aggiudicata, seppur con un importo inferiore a quanto inizialmente previsto: dai 738mila euro si è passati a 574mila. Questo permetterà di garantire circa 58mila pasti caldi per gli alunni ogni anno scolastico. Un risultato importante, ma che arriva con l’incognita del prezzo per ogni pasto.
Cinque euro sarà il costo medio per ogni pasto, ma questa cifra potrebbe variare in base all’indice ISEE delle famiglie. Il Comune sta infatti valutando l’introduzione di agevolazioni per le fasce più deboli, cercando soluzioni che permettano a tutti di accedere al servizio senza pesare eccessivamente sui bilanci familiari. L’anno scorso, la Commissione Bilancio aveva già provato ad aumentare il limite ISEE per l’esenzione, un tentativo per ridurre il prezzo dei pasti e sostenere chi ne ha più bisogno.
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Antonio Mirra, da tempo lavora a soluzioni che garantiscano un servizio mensa efficiente ed equo per tutte le famiglie della città. Anche quest’anno, l’obiettivo è quello di bilanciare qualità del servizio e costi accessibili, venendo incontro alle esigenze di chi ha più figli a scuola e rischia di vedere il bilancio familiare appesantito.
Il Comune sta studiando la possibilità di sconti o addirittura di gratuità per i nuclei più in difficoltà, con l’obiettivo di rendere il servizio accessibile a tutti. Non è una sfida semplice, ma la direzione sembra essere quella giusta.
La mensa scolastica è un tassello fondamentale nella vita quotidiana di molte famiglie. Garantire pasti caldi e bilanciati agli alunni è non solo una questione di salute, ma anche un supporto pratico per chi lavora e non può occuparsi del pranzo dei figli. Un servizio che deve essere all’altezza delle aspettative, soprattutto in un periodo in cui il costo della vita è in crescita.