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Un gesto audace, un’architettura immersiva, e una celebrazione della terra: è su questa unione che si fonda Quisimangia, il nuovo punto ristoro di Mutti a Montechiarugolo, Parma, il primo, innovativo esempio di mensa aziendale per i dipendenti (a pranzo) e ristorante gourmet  per gli ospiti esterni (alla sera), nato dalla collaborazione della azienda di conserve di pomodoro con la pluristellata famiglia Cerea, attraverso la società Vicook. 

Inaugurato recentemente, questo spazio è il primo locale aperto dell’industria agricola parmigiana, concepito come mensa aziendale di giorno e ristorante aperto al pubblico di sera. Con un’impronta di qualità e sostenibilità, Quisimangia rappresenta un legame diretto tra la terra e il piatto, realizzando una connessione profonda con la natura circostante della cosiddetta Food Valley italiana per eccellenza.

“La mia azienda è da sempre anche la mia casa. Così come lo è stata per il mio bisnonno, per mio nonno e per mio padre. Per questo motivo volevo creare un luogo in cui le persone, i nostri collaboratori e, presto, tutta la comunità possano trovarsi, condividere idee e costruire relazioni”, queste le parole con le quali il ceo Francesco Mutti ha salutato l’opening dell’innovativo punto di ristoro aziendale. Ed ha poi aggiunto: “Quisimangia non è solo una mensa, ma un manifesto del nostro impegno per la sostenibilità e per il benessere di chi lavora con noi”.

Un ristorante “stellato” che cresce dalla terra
Nata da un progetto ambizioso dello studio CRA – Carlo Ratti Associati con il supporto di Italo RotaQuisimangia non è un semplice ristorante, ma un’opera di land art ispirata alla sostenibilità. L’architettura è straordinaria: un tetto verde sospeso su una “zolla” di terreno prelevato direttamente dal sito, sollevato per creare una prospettiva nuova e dinamica. “Siamo partiti da un gesto primordiale: ritagliare la terra dalla terra” racconta Carlo Ratti, descrivendo l’idea che ha dato vita a un ambiente in cui interno ed esterno si fondono, eliminando le barriere visive e immersendo gli ospiti in un paesaggio senza soluzione di continuità.

Per garantire un’esperienza gastronomica di livello, Mutti ha scelto Vicook, il ramo della famiglia Cerea, proprio quella del celebre ristorante tre stelle Michelin Da Vittorio di Brusaporto (BG). Il menu, creato con ingredienti di alta qualità, è un omaggio alla tradizione culinaria italiana con un occhio attento alla contemporaneità. Per i dipendenti, il servizio prevede pasti completi ed equilibrati, mentre per gli ospiti esterni offre un’esperienza di alta cucina che rappresenta un’attrazione nel panorama gastronomico parmigiano.

Da sin. Carlo Ratti, Francesco Mutti, Bobo Cerea

Un laboratorio di ricerca sostenibile
Dalla pavimentazione in resina derivata dagli scarti di pomodoro alle tecnologie per il controllo climatico, Quisimangia è un capolavoro di economia circolare. Le bucce di pomodoro, infatti, rivivono come componente della pavimentazione, mentre la copertura verde crea isolamento termico e armonia estetica. Per l’architetto Paolo Pejrone, responsabile del progetto paesaggistico, “Il giardino di oltre un ettaro rappresenta un omaggio alla biodiversità locale, con piante regionali che si fondono armoniosamente con il design sostenibile”.

Il futuro della ristorazione
Con Quisimangia, Mutti propone una visione futuristica della ristorazione aziendale: uno spazio che è insieme un’opera d’arte, un esperimento sociale e una celebrazione della qualità e della sostenibilità. Il ristorante-mensa non si limita a nutrire, ma educa e ispira, contribuendo all’immagine di Parma come capitale gastronomica d’eccellenza. “Quisimangia non è solo un luogo, ma un’esperienza che rappresenta il valore dell’ospitalità e della tradizione italiana,” conclude Francesco Mutti, ribadendo il suo impegno verso un’economia che cresce nel rispetto della terra e delle persone che la vivono.

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