Ogni anno, ogni italiano butta circa 36 chili di cibo, un dato che deve far riflettere. C’è chi, come Camst Group, va oltre e si impegna concretamente per fermare questa piaga sociale e ambientale. In occasione della recente Giornata Internazionale di Consapevolezza delle perdite e dello spreco alimentare, il colosso emiliano della ristorazione ha rilanciato la sua collaborazione con Last Minute Market, un’iniziativa che punta a sensibilizzare le nuove generazioni attraverso il monitoraggio degli sprechi nelle mense scolastiche.
Sprecometro: un’arma contro lo spreco. Camst Group ha deciso di coinvolgere le scuole italiane nell’utilizzo dello Sprecometro, una app che misura l’impatto ambientale ed economico degli sprechi alimentari. Realizzata da Last Minute Market con l’Università di Bologna, l’app permette alle scuole di monitorare gli sprechi mensili di cibo, calcolando anche l’impronta idrica e carbonica di ogni alimento gettato via. Un passo importante per sensibilizzare alunni, insegnanti e famiglie sull’impatto che ogni piccolo gesto può avere sull’ambiente.
Educare i più giovani è la chiave. Mattia Grillini, vicepresidente di Camst Group, ha spiegato che l’obiettivo della campagna è proprio quello di educare i bambini e i ragazzi a scelte alimentari più consapevoli. Non si tratta solo di ridurre lo spreco, ma anche di insegnare ai più giovani a riconoscere il valore del cibo e a mettere in pratica comportamenti responsabili.
Numeri che fanno riflettere. Lo spreco alimentare non conosce crisi. Nonostante l’inflazione e l’aumento dei costi dei beni di consumo, ogni settimana in Italia finisce nel cestino circa mezzo chilo di cibo a testa. Questo dato, in aumento rispetto agli anni precedenti, evidenzia un problema profondo. Le cause sono molteplici: cibi freschi di qualità più bassa, mancanza di tempo per cucinare, abitudini alimentari che non incoraggiano la pianificazione dei pasti. Ma con iniziative come quella dello Sprecometro, è possibile cambiare rotta.
Un impegno che va oltre. Camst Group ha già compiuto passi concreti per contrastare lo spreco. Nel 2023, grazie alla sua rete di ristorazione collettiva, ha donato 36 tonnellate di cibo a associazioni e ONLUS, un segno tangibile del suo impegno a favore della sostenibilità e della lotta contro la fame.