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Dalla cultura familiare napoletana della pizza nel ruoto emerge Al Ruotino, il progetto food retail ideato da Luigi Seccia che trasforma una specialità domestica in un format di ristorazione moderno e scalabile. Dopo il successo dell’apertura partenopea, il brand sbarca nella Capitale all’interno del Mercato Plebiscito, nuovo hub enogastronomico romano. Un’espansione che conferma la validità di un concept in grado di fondere tradizione culinaria, design contemporaneo e una visione imprenditoriale moderna

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Come un racconto che unisce generazioni, Al Ruotino porta in tavola il sapore autentico della pizza nel ruoto napoletana. Un patrimonio gastronomico familiare che esce dalle mura domestiche per conquistare le più importanti piazze italiane.

Dietro questo ambizioso progetto c’è Luigi Seccia, classe 1998, napoletano doc e erede di una storica famiglia di pasticceri e panificatori. Dopo gli studi in Economia e un’esperienza nel retail, il giovane imprenditore ha deciso di valorizzare in modo strategico e strutturato questa specialità tipica della tradizione partenopea, trasformandola nel cuore di un concept contemporaneo.

Il primo capitolo di questa storia gastronomica è stato scritto a Napoli nel settembre 2024: 200 mq su due livelli, 80 coperti e un design che evoca l’Italia del boom economico degli anni ’50-’60. Un format che ha trovato la sua naturale evoluzione a Roma, dove dal 2 maggio 2025 Al Ruotino occupa uno spazio di 700 mq all’interno del Mercato Plebiscito, il nuovo hub enogastronomico della Capitale.

Le due location condividono una forte coerenza visiva, grazie al layout firmato Costa Group, funzionale per garantire un servizio agile e rapido, e produttiva, inclusa la dotazione tecnica dei forni professionali Sud Forni, scelti per garantire uniformità di cottura e performance in linea con gli alti standard qualitativi. Un progetto che attualmente impiega oltre 20 addetti, con un investimento iniziale complessivo di 300mila euro.

Al centro del menu c’è naturalmente la pizza nel ruoto da 30 cm, cotta in due fasi (300° e 360°), con impasto ad alta idratazione (80%) e una lavorazione a più fasi con lievitazione di oltre 28 ore. Un’offerta che spazia dalle pizze classiche, come la Marinara, alle signature come la Al Ruotino, con pomodoro, salame piccante, miele piccante e stracciata di bufala, fino alle immancabili pizze fritte. Completano il quadro antipasti tradizionali come crocchè, montanare classiche e frittatine di pasta, oltre ai dessert della casa come il babà con panna, creando un viaggio gastronomico che parte dalla tradizione per proiettarsi nel futuro della ristorazione italiana

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