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In via Correggio 14 a Milano, tre giovani imprenditori sui trent’anni hanno dato vita a Glory Pop, una pizzeria che sta bene nello scoppiettante panorama milanese della pizza. Salvatore Venuto, Gianmarco Michieletto e Samuele Cantisani hanno creato un format che fonde atmosfere vintage anni ’80 e ’90 con tecniche moderne, proponendo due tipologie di impasto che stanno conquistando la clientela: Pop napoletan style e Croccante “180 grammi” alla romana. Il successo è tale che dopo l’apertura del 2023 sono già in programma due nuove location, sempre all’ombra della Madonnina

di M.L. Andreis

Come moderni esploratori di nuovi territori, tre giovani intraprendenti chef e imprenditori hanno scelto di sfidare il competitivo mercato milanese della pizza. Per farlo, in un contesto così affollato e mutevole, dove la versione originale napoletana vede conteso lo scettro di pizza più amata all’ombra della Madonnina dalla declinazione più croccante alla romana, hanno voluto armarsi di un’idea rivoluzionaria.

Le due pizze di un trio di chef imprenditori

Con ordine: Salvatore Venuto (1992), Gianmarco Michieletto (1994) e Samuele Cantisani (1997) rappresentano una generazione di giovani ristoratori che non teme di scommettere sui propri sogni, e che, dopo diverse esperienze nel mondo del food & beverage, hanno deciso di incamminarsi da soli sul sentiero non privo di ostacoli del fuoricasa. Detto, fatto: è così che nasce Glory Pop, una luce unica nel – più o meno – luminoso firmamento del foodservice meneghino.

La sfida scelta non è da poco: Milano pullula di pizzerie rinomate e pizzaioli illustri, molti dei quali portano in dote l’autorevolezza partenopea. Eppure questi tre giovani, con la voglia di cimento di chi viaggia attorno ai 30 anni ma ha l’esperienza di chi ha macinato chilometri nel mondo della pizza e della cucina, hanno deciso di giocare una nuova partita. Più precisamente, la loro partita. Una scommessa che sta pagando, tanto che già si profila la seconda apertura del marchio in piazzale Cantore e una terza entro fine anno, sempre a Milano.

Da tre territori, una alchimia di successo

Come un mosaico dove ogni tessera trova il suo posto, l’incontro tra il calabrese Venuto, il veneto Michieletto e il lucano Cantisani ha generato una sinergia esplosiva. Non è un caso che abbiano scelto via Correggio 14 come palcoscenico delle loro ambizioni, dove la tradizione italiana si veste di colori fluorescenti e atmosfere d’altri tempi.

“Restituire alla pizza la sua essenza autentica attraverso materie prime d’eccellenza e impasti studiati nei minimi dettagli“, questo il mantra che guida il trio. Una filosofia che si concretizza in due proposte distinte: la “180 grammi di croccantezza”, tributo alla scuola romana con la sua sottilissima fragranza irresistibile, e la “Pop”, panetto di 250 grammi per la versione erede della tradizione napoletana con il suo cornicione pronunciato e la texture friabile.

Pop e Croccante: il testacoda è servito

I dati sono cronisti illuminanti del cambiamento: se all’inizio la proporzione tra le due tipologie vedeva la Pop dominare con un 60% contro il 40% della Croccante “180 grammi”, oggi il rapporto si è completamente ribaltato. La Croccante conquista il 65% delle preferenze contro il 35% della Pop, testimoniando come i palati milanesi stiano evolvendo verso texture più definite e caratteri più decisi.

La differenza tra le due anime di Glory Pop si gioca su dettagli millimetrici: appena 15 secondi separano i tempi di cottura, mentre la temperatura di cottura nel forno elettrico oscilla tra i 380-390 gradi per la Croccante e i 480-490 per la Pop. Il menu riflette questa dualità con 15 pizze in versione “Croccante”180 grammi” e 13 Pop, una carta che si rinnova ogni sei mesi mantenendo però salda una base di 8-9 classici intramontabili.

Atmosfera, ingrediente – non troppo – segreto

Varcare la soglia di Glory Pop significa attraversare una macchina del tempo verso gli anni ’80 e ’90. Il nome stesso è un tributo: “Glory” omaggia la Gloria di Umberto Tozzi, inno alla leggerezza italiana, mentre “POP” racchiude l’acronimo “Place of Pizza” e l’essenza di un’epoca irripetibile.

Jukebox originali, vinili senza copertina, luci al neon e colori sovraesposti creano un’atmosfera scanzonata e calorosa. Sulle pareti campeggia il neon “My head says insalata but my heart says pizza”, manifesto ironico di una generazione che ha fatto della pizza non solo un piatto, ma un vero stile di vita. La playlist, curata personalmente da Salvatore, spazia dai Wham! ad Anna Oxa, creando la colonna sonora perfetta per serate con un tuffo nel passato mentre si addenta la pizza del presente e del futuro.

La cucina 2.0: salute e controllo in – e dietro la – tavola

Dietro l’apparente semplicità vintage si cela una macchina tecnologica all’avanguardia. Il forno elettrico a doppia camera garantisce cotture precise e salutari, evitando i rischi della combustione del legno. Un software proprietario monitora costantemente il food cost ottimizzando la gestione delle materie prime, mentre l’impasto in eccesso trova nuova vita come pane fresco regalato ai clienti il giorno successivo.

Questa attenzione maniacale ai dettagli si riflette negli impasti, realizzati con farine selezionate e lunghe maturazioni che garantiscono alta digeribilità. La “180 grammi” richiede una farina aggiuntiva nell’impasto rispetto alla Pop, un segreto tecnico che ne determina la caratteristica croccantezza romana.

Il menu tra tradizione e contaminazioni

La carta di Glory Pop è un atlante gastronomico che attraversa l’Italia con sguardo curioso verso contaminazioni inaspettate. La Margherita stracciata rappresenta l’apice della semplicità perfetta, mentre la Spianata calabra e gorgonzola omaggia le origini di Salvatore. La Salame Milano e friarielli testimonia invece come il Nord e il Sud possano dialogare in perfetta armonia.

Tra gli antipasti spicca la Frisella con stracciatella, capocollo e carciofini grigliati, nata da un viaggio di Venuto a Polignano e realizzata con freselle del novantaduenne nonno Saverio. Le Polpette di manzo al sugo e la Parmigiana di zucchine scaldano il cuore, mentre i dolci fatti in casa come la Cheesecake Lotus Biscoff coronano un’esperienza completa.

Business lunch, bevande e prezzi

Anche il mezzogiorno trova la sua dimensione speciale con la formula Business Lunch: un main course tra la Mezzaluna POP (panino con impasto della pizza), un primo o un’insalata, completato da dolce, acqua e caffè. Una proposta che dimostra come Glory Pop non sia solo una destinazione serale, ma un punto di riferimento per ogni momento della giornata.

La carta dei drink si dipana come una sinfonia di bollicine e sfumature: birre alla spina che scorrono cremose nei boccali, bottiglie che custodiscono perle come l’eterea Omega Blanche del Birrificio Magna Grecia, calici di vino che raccontano territori lontani, bibite che dissetano l’anima e cocktail dalla democratica accessibilità. Quanto ai prezzi, la filosofia Glory Pop parla chiaro: dalla Cosacca a 7 euro fino al trionfo della Ragù di carne a 14, ogni pizza rappresenta un investimento in puro piacere senza svuotare il portafoglio.

Sostenibile è meglio: i valori che fanno la differenza

L’innovazione di Glory Pop si esprime anche nell’attenzione all’ambiente e alle diverse esigenze alimentari. Il menu stagionale limita gli sprechi garantendo sempre freschezza massima, mentre le proposte vegane e senza lattosio rendono l’esperienza inclusiva per ogni palato. Un approccio che dimostra come i giovani imprenditori di oggi sappiano coniugare profitto e responsabilità sociale.

I 58 coperti interni e i 30 del dehors di via Correggio sono solo l’inizio di un’avventura destinata a moltiplicarsi. La seconda apertura in piazzale Cantore e la terza prevista entro fine anno testimoniano come Glory Pop abbia intercettato perfettamente lo spirito del tempo, quella voglia di autenticità vestita di colori vivaci che caratterizza la Milano di oggi.

Come moderni alchimisti che trasformano farina e passione in oro (oro di Napoli, ovviamente!), Salvatore, Gianmarco e Samuele hanno dimostrato che l’età è solo un numero quando si ha il coraggio di sognare in grande. La loro Glory Pop non è solo una pizzeria, ma il simbolo di come anche tra le giovani leve c’è chi ha scelto di non aspettare a scrivere il proprio futuro (ma) partendo dalle radici più profonde della tradizione italiana.


Highlights

Tre under 30 conquistano Milano – Salvatore Venuto, Gianmarco Michieletto e Samuele Cantisani dimostrano che l’imprenditoria giovanile può sfidare con successo il competitivo mercato milanese della pizza.

La rivoluzione croccante – In pochi mesi le preferenze dei clienti si sono ribaltate: dal 60% per la Pop al 65% per la Croccante “180 grammi”, testimoniando l’evoluzione dei gusti milanesi verso texture più definite.

Due anime, una passione – La “180 grammi” romana e la “Pop” napoletana offrono esperienze diverse con soli 15 secondi di differenza nei tempi di cottura e temperature che variano dai 380 ai 490 gradi.

Vintage con tecnologia – Atmosfera anni ’80 e ’90 nasconde innovazioni all’avanguardia: forno elettrico a doppia camera, software proprietario per il controllo dei costi e zero sprechi alimentari.

Espansione programmata – Il successo di via Correggio porta già all’apertura della seconda sede in piazzale Cantore e alla terza entro fine anno, segno di un format vincente che sa interpretare i tempi.

Menu dinamico e sostenibile – Carta che cambia ogni sei mesi seguendo la stagionalità, con base fissa di 8-9 classici, 15 pizze croccanti e 13 Pop, più proposte vegane e senza lattosio per un’esperienza inclusiva.

L’atmosfera come ingrediente – Jukebox originali, vinili, luci al neon e playlist curata personalmente creano un’esperienza immersiva che trasforma il pasto in viaggio nostalgico negli anni d’oro.

Qualità senza compromessi – Impasti con farine selezionate e lunghe maturazioni garantiscono alta digeribilità, mentre materie prime d’eccellenza come le freselle del nonno novantaduenne Saverio fanno la differenza.

Business Lunch innovativo – Formula pranzo con Mezzaluna POP, primi piatti o insalate, completata da dolce, acqua e caffè, dimostra come Glory Pop sia destinazione perfetta per ogni momento della giornata.

Il futuro parte dalle radici – Un progetto che coniuga tradizione italiana, innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale, diventando manifesto di una nuova generazione di imprenditori consapevoli e coraggiosi.

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