Endrit Rustemi porta il sole del Sud nella Pianura Padana. Giovane pizzaiolo arrivato a 9 anni dal Paese delle Aquile, già padre di due bambini, ha trasformato le difficoltà dell’infanzia in una rivincita gastronomica che conquista Brescia. Il suo nome significa “luce” in albanese, e oggi lui illumina la città della Vittoria Alata con una pizza napoletana dal cornicione croccante, frutto di un anno di studio dell’impasto e di una ricerca maniacale delle materie prime. Dalla farina Dallagiovanna al San Marzano, ogni ingrediente racconta una storia di passione e dedizione
di Massimo L. Andreis
C’è chi a 9 anni deve già fare i conti con le vere difficoltà della vita. Alcuni purtroppo vengono sopraffatti, altri riescono a dare un senso anche alla sofferenza. E’ questo il caso di Endrit Rustemi che nel 2000, ancora bambino, lascia Fier, in Albania, insieme alla mamma e due sorelle. Destinazione: l’Italia, terra di promesse e opportunità. Ma il percorso non è stato una passeggiata. Come molti giovani immigrati, Endrit ha dovuto costruire il proprio futuro mattone dopo mattone, affrontando le sfide dell’integrazione e della crescita in un paese nuovo.
Brescia diventa la sua seconda casa, quella vera. Non per caso: è qui che approda dalla natia Albania, ed è qui che sente di appartenere davvero. “Oggi considero Brescia la mia città”, confessa con emozione. “In questo locale mi sento a casa, vivo qui la mia realizzazione professionale”. Una connessione profonda con la città della Vittoria Alata, dove ha deciso di piantare le radici del suo sogno imprenditoriale.

La scoperta dell’arte bianca
Sei mesi da cameriere. Poi l’illuminazione. A diciassette anni, Endrit scopre la sua vocazione negli impasti. Da Rossopomodoro inizia il suo apprendistato, sedotto dalla magia della trasformazione: acqua, farina, sale e lievito diventano opere d’arte commestibili. Il curriculum si arricchisce con esperienze da Briscola Pizza Society e Pizzium, fin dalla prima apertura di via Procaccini a Milano.
Ma è la “stecca” il suo talismano. Quella spatola con cui prende i panetti lievitati per stenderli non lo abbandona mai da dieci anni. Riparata più volte, consumata dall’uso, rappresenta il suo portafortuna e il simbolo di una passione che non conosce sosta. Ogni pizza che nasce dalle sue mani porta con sé la storia di questo giovane uomo che ha fatto della semplicità la sua forza.

Il segreto del cornicione perfetto
Un anno di studio. Millimetro dopo millimetro. La “pizza di Endrit” non nasce per caso. Il cornicione croccante che la caratterizza è il risultato di dodici mesi di ricerca ossessiva. Impasto diretto preparato aggiungendo la farina all’acqua – e non viceversa – idratazione tra il 65 e il 67%, lievitazione da 24 a 36 ore a temperatura ambiente.
Il segreto finale? Una semola di grano duro scelta personalmente per stendere la pizza, che garantisce quel “morso” croccante che resiste anche quando la temperatura scende. Endrit ha collaborato con il Molino Dallagiovanna – di cui è ambassador – per creare un blend esclusivo di Uniqa Blu e farina tipo 0. Una formula matematica perfetta per raggiungere l’eccellenza.

La filosofia della materia prima
Ogni ingrediente racconta una storia. San Marzano per il pomodoro, fiordilatte di Agerola, alici di Cetara, pecorino romano DOP, olio extravergine pugliese. Endrit non lascia nulla al caso nella selezione dei suoi fornitori. “La pizza è una cosa semplice”, ripete spesso, “perché semplici sono i suoi ingredienti: acqua, farina, sale e lievito. Non serve altro!”.
Ma dietro questa apparente semplicità si nasconde un lavoro certosino di ricerca e selezione. Casa Marrazzo per le conserve, la burrata di Andria, il prosciutto di Parma 18 mesi. Ogni elemento della sua pizza ha un’origine precisa, una storia da raccontare, una qualità da difendere. Perché anche la semplicità, paradossalmente, esige estrema attenzione e qualità superiore.

Il menu che conquista Brescia
Quattordici pizze. Infinite emozioni. La carta di Endrit spazia dalle classiche alle stagionali, passando per le limited edition che cambiano due volte l’anno. La Margherita resta il pilastro: salsa di San Marzano, fiordilatte di Agerola, grana, basilico e olio pugliese. Ma è nella Margherita di Endrit che si esprime la sua creatività: salsa di datterino giallo e rosso, datterino semidry, provola d’Agerola e pecorino romano DOP.
Spiccano la Bufala con mozzarella aversana, la Cetara con le sue alici preziose, la Amalfi che è un viaggio sensoriale con burrata di Andria e prosciutto di Parma, la Neranese che celebra le zucchine in tutte le loro forme. Ogni pizza è un piccolo capolavoro che riflette la filosofia del suo creatore: rispetto per la tradizione, ma con quel tocco di personalità che fa la differenza.

Il Mediterraneo nel cuore di Brixia
Un angolo di Campania in Pianura Padana. Il locale di via Annibale Calini 6 è molto più di una pizzeria: è un ponte tra Sud e Nord, tra tradizione e innovazione. Richiami mediterranei, foto della costiera amalfitana, ceramiche che profumano di mare. Endrit ha portato Napoli nel cuore di Brescia, creando un ambiente dove i clienti diventano amici.
“I miei clienti sono i miei migliori amici”, confessa Endrit con sincerità. “Spesso esco con persone che ho conosciuto qui. Anche la mia socialità deve tutto a questo ristorante”. Un approccio che va oltre il business, costruendo una community intorno alla passione per la buona tavola. Il servizio è impeccabile, l’organizzazione perfetta, ma ciò che resta impresso è il calore umano.

Profumo di innovazione. E di espansione…
Settembre porta novità. L’offerta si espande. Endrit non si accontenta del successo raggiunto. I progetti per il futuro includono l’ampliamento dell’offerta gastronomica, sempre nel rispetto della filosofia che lo ha guidato fin qui. La ricerca della qualità, l’attenzione ai dettagli, la passione per l’eccellenza rimangono i pilastri su cui costruire il domani.
Padre di due bambini, Endrit rappresenta la nuova generazione di imprenditori italiani: radici straniere, cuore italiano, visione internazionale. La sua storia dimostra come il talento, unito alla determinazione e al lavoro, possa trasformare le difficoltà in opportunità. Il suo nome, che in albanese significa “luce”, illumina davvero Brescia con una cucina che sa emozionare.

Highlights
• Il viaggio dall’Albania a Brescia di Endrit Rustemi, arrivato in Italia a 9 anni, rappresenta una storia di integrazione riuscita attraverso la passione per la pizza napoletana autentica.
• La ricerca maniacale della perfezione: un anno intero di studio per sviluppare il cornicione croccante, caratteristica distintiva della “pizza di Endrit” che mantiene la croccantezza anche da fredda.
• Partnership esclusiva con Molino Dallagiovanna per un blend personalizzato di farine Uniqa Blu e tipo 0, creato insieme agli specialisti del molino piacentino di cui è ambassador.
• Selezione rigorosa delle materie prime: San Marzano, fiordilatte di Agerola, alici di Cetara, pecorino romano DOP, olio pugliese, tutto scelto personalmente per garantire l’eccellenza.
• La “stecca” portafortuna: la spatola che lo accompagna da dieci anni, riparata più volte ma mai sostituita, simbolo della continuità e della passione per il mestiere di pizzaiolo.
• Menu di 14 pizze tra classiche e stagionali, con limited edition che cambiano due volte l’anno, espressione della creatività che rispetta la tradizione napoletana.
• Locale in via Calini 6 a Brescia che ricrea un’atmosfera mediterranea nel cuore della Pianura Padana, con richiami alla costiera amalfitana e ceramiche caratteristiche.
• Filosofia aziendale basata sulla relazione umana: “I miei clienti sono i miei migliori amici”, trasformando la pizzeria in punto di aggregazione sociale oltre che gastronomica.
• Curriculum professionale che include esperienze da Rosso Pomodoro, Briscola Pizza Society e Pizzium, costruendo competenze nelle migliori realtà della pizza napoletana contemporanea.
• Progetti futuri di espansione dell’offerta gastronomica previsti per settembre, mantenendo sempre la qualità e l’autenticità come valori fondamentali del brand Endrit Rustemi.