Spazio a prodotti bio e “clausola sociale” sono le principali novità introdotte dalla Giunta del Comune di Roma che ha approvato la delibera con le linee d’indirizzo per l’affidamento del servizio di refezione scolastica nei nidi, nelle scuole d’infanzia comunali e statali, nelle primarie e secondarie di primo grado.
Le regole avranno validità per il periodo 1° settembre 2017 – 31 luglio 2020.
Un provvedimento che, come afferma in una nota il Campidoglio, mira a “perseguire un sostanziale miglioramento della qualità del servizio, gestendolo con un appalto centralizzato e prevedendo una strategia di gara che si conformi a standard elevati”.
Secondo Laura Baldassarre, titolare dell’assessorato a Persona, Scuola e Comunità Solidale, sono “tanti e tutti ugualmente importanti gli aspetti che riguardano l’alimentazione anche a scuola, non soltanto come semplice soddisfacimento dei fabbisogni nutrizionali”.
Si tratta di “un intervento educativo primario che coinvolge bambini e adolescenti, personale educativo e scolastico e genitori. Conciliare tutela dell’ambiente, salvaguardia occupazionale e diritto dei bambini e degli adolescenti ad una sana e corretta alimentazione è quanto intendiamo perseguire”, ha concluso la responsabile per le scuole del governo del Movimento5stelle.