Lo snack sano è più buono se…lo paga papà. Partendo da questo assunto Serim vending ha inserito in alcune scuole, accanto ai distributori tradizionali, vending machine che offrono prodotti più sani, con un sistema di vendita post-pagato.
Ecco dunque, in alcuni istituti della provincia di Milano e di Varese (ma tra un anno saranno coinvolte medie ed elementari di Bergamo), accanto a bibite gassate, snack e patatine, fare la loro comparsa distributori di prodotti senza grassi, calorie e zuccheri. Per incentivarne le vendite, un escamotage: grazie a un accordo con un istituto bancario nazionale, gli studenti potranno comprare, ma solo da questa tipologia di macchinette automatiche, per mezzo di una card personalizzata (con un tetto di spesa di 2 euro al giorno), collegata ad una carta di credito. Alla fine di ogni mese, la banca invia una rendicontazione alla famiglia. Il perché del pagamento differito è presto detto: gli adolescenti non usano la loro “paghetta” per le merende “sane”. Però, se sanno di non pagare loro, sono più propensi ad acquistare prodotti meno calorici.
Ma cosa c’è in questi distributori? Di tutto un po’: accanto a succhi e frullati, anche carote, yogurt da bere senza lattosio, gallette di mais, cracker di riso, grissini, snack leggeri, biscotti, barrette 100% frutta, frutta secca, bacche di goji e cioccolato rigorosamente fondente.