Spesso scomodato a sproposito, mai come stavolta l’aggettivo è corretto: monstre. È solo così che si può definire la gara per assegnare la ristorazione negli ospedali pugliesi che potrebbe arrivare a valere 372 milioni di euro.
Il bando relativo al maxi appalto che si attendeva da anni è stato pubblicato sul sito di InnovaPuglia, l’agenzia che ha avuto dalla Regione Puglia il compito di scrivere e mettere a puntoil contest. La fornitura sarà divisa in sei lotti provinciali, per una previsione di spesa di 190 milioni di euro. Ma il valore massimo stimato della commessa, che può essere aumentato fino al 40%, arriva appunto alla colossale cifra suddetta.
Una storia travagliata quella di questo bando: avviato nel lontano 2014 da InnovaPuglia, per anni è stato rimandato e le singole Asl hanno dovuto bandire gare in proprio per garantire il servizio di ristorazione negli ospedali. Risultato (secondo i detrattori del sistema adottato giocoforza): sprechi e proroghe su proroghe.
Un inter lungo 8 anni
Per la prima bozza concreta di bando di gara bisogna arrivare a maggio del 2017. E i numeri erano davvero importanti: ogni anno, previsti 2,8 milioni di giornate alimentari fra pranzi e cene, 25mila colazioni per dializzati, 65mila pasti per i dipendenti. Un appalto del valore superiore ai 300 milioni.
L’idea di bandire un lotto unico viene però abbandonata dopo le proteste dei sindacati e le riserve sollevate da Anac. Così, all’inizio del 2019 il dossier viene avocato direttamente dalla presidenza della Regione Puglia. Che suddivide l’appalto in tre lotti, annunciando che la gara sarebbe stata pubblicata il 28 febbraio di quell’anno. Una scadenza mai rispettata. Spunta quindi una nuova data: gennaio 2020, ma come noto, solo due mesi dopo il Covid stravolge tutto.
Nel frattempo, alcune Asl prorogano i vecchi appalti, e la Regione chiede ad altre di varare a loro volta delle gare ponte. Ora sembra essere arrivato finalmente il momento giusto: il bando per l’affidamento del “Servizio di ristorazione ai degenti, ai pazienti ricoverati presso gli ospedali e le strutture di tutte le aziende sanitarie della Regione” è stato pubblicato. Suddiviso come detto in sei lotti provinciali, a Bari dovranno essere forniti colazioni, pranzi e cene negli ospedali dell’Asl, al Policlinico, al Giovanni XXIII e all’Oncologico, per un valore a base d’asta di 51 milioni di euro; nell’Asl di Lecce il valore dell’appalto è di 45 milioni; a Brindisi si arriva a 23 milioni, a Foggia (Asl e Policlinico) si sale a 33 milioni di euro, mentre nella Bat saranno 13 milioni e a Taranto 21 milioni di euro. Totale: 190 milioni, che potrebbero salire a 372 in caso di proroghe del bando (che avrà la durata di cinque anni).
La volta buona…
“L’amministrazione aggiudicatrice si riserva la facoltà di procedere all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida”, è scritto nel bando. Le domande di partecipazione devono essere presentate entro le 12 del 18 febbraio 2022. Che sia la volta buona?