Cambio nelle cucine di Firenze: la gestione delle mense delle scuole fiorentine dal 1° gennaio fino al 31 ottobre (rinnovabili per ulteriori 12 mesi) è stata affidato al raggruppamento temporaneo di imprese tra CIRFOOD e Camst (che si è aggiudicato la gestione dei centri cottura Paolo Uccello-Donatello-Ximenes, Don Minzoni-Pilati-Settignano-Damiano Chiesa, Mameli-Pertini-Vittorino da Feltre, Bibbiena-Lavagnini) e la “new entry” Euroristorazione (che gestirà i centri cottura Carducci-Vittorio Veneto-Vamba).
Allo stato, il servizio di pasti nelle scuole fiorentine è dato in appalto e organizzato su 15 centri di cottura di proprietà comunale, che mediamente preparano e distribuiscono 20mila pasti al giorno in 28 scuole comunali e 87 statali. Come noto, e non senza polemiche, Palazzo Vecchio sta lavorando per una gestione “in house” attraverso una società partecipata, uno sbocco che non sarò immediato. Ecco perché, in attesa di questa “rivoluzione” è stato pubblicato un bando-ponte per quest’anno, prorogabile eventualmente per il prossimo.
La nuova gara è stata aggiudicata in base alla qualità del progetto, senza possibilità di ribasso economico, al prezzo fisso di 4,90 euro a pasto. Le tariffe per le famiglie rimangono invariate, e calcolate in base all’Isee. Pena esclusione dalla gara, alle aziende che hanno partecipato è stato richiesto per la prima volta un vero e proprio progetto di riassorbimento del personale già impegnato nel servizio, al posto della dichiarazione obbligatoria di “semplice” impegno alla riassunzione richiesta in precedenza.