Autogrill e Camst danno vita a una inedita sinergia per sostenere la continuità occupazionale nel settore della ristorazione attraverso lo scambio e la condivisione di esperienze e professionalità. Un obiettivo che, in una fase caratterizzata dalla crescente difficoltà di reperire personale in tutti gli ambiti del foodservice, accomuna due colossi del fuoricasa italiano, che operano principalmente nel mondo del people on the move e nella ristorazione collettiva.
Ma in cosa consiste questo rivoluzionario accordo? In sintesi, i dipendenti di Camst group in servizio nelle mense scolastiche avranno la possibilità di continuare a lavorare durante i mesi di chiusura delle scuole, supportando i punti vendita Autogrill per la stagione estiva. Il progetto parte da Bologna per i punti vendita di Cantagallo e Sillaro e si estende anche ad altre regioni italiane.
“Nel complesso scenario delle attività di recruiting, è importante sviluppare e adottare soluzioni in grado di favorire i processi di ricerca e selezione del personale”, ha dichiarato Gabriele Belsito, HR Director Europe-Italy di Autogrill, il primo operatore al mondo nei servizi di ristorazione per chi viaggia che, con 34mila collaboratori, è presente in 30 paesi di 4 continenti dove opera in 829 location, gestisce circa 3.300 punti vendita ed è operativo in 139 aeroporti.”La collaborazione con Camst group si inserisce in questo ambito, con l’obiettivo di generare continuità occupazionale e opportunità di accrescere le competenze attraverso lo scambio e la condivisione di esperienza e professionalità: doti che accomunano le persone di entrambe le nostre realtà”.
“Questo accordo è un esempio di collaborazione attiva tra due realtà leader nella ristorazione”, gli ha fatto eco Gabriele Cariani, HR Director di Camst group, cooperativa nata nel 1945 a Bologna che, forte di 542 milioni di euro di fatturato, 15 mila dipendenti e 66 milioni di pasti (dati 2020), ogni giorno, porta la qualità della sua ristorazione nelle scuole, nelle aziende, negli ospedali, nelle fiere, nei centri commerciali e nelle città, in Italia e all’estero (Spagna, Danimarca e Germania, Svizzera).
“Abbiamo voluto dare una soluzione all’esigenza di continuità lavorativa a tante nostre lavoratrici e lavoratori che operano nei servizi scolastici”.