Ristorazione a tema
Quando la Patata è… d’Autore
Da Poormanger Sarpi, format del portfolio di CIRFOOD Retail, cinque grandi chef e protagonisti della cucina milanese e italiana hanno firmato 5 “patate d’autore”, in degustazione per tutti
MLA
Grande successo di pubblico per la grande festa delle Patate ripiene d’Autore tenutasi a Milano in Via Paolo Sarpi 60, da Poormanger, il format di casa CIRFOOD Retail guidato da Leopoldo Resta, che propone patate ripiene in una nuova interpretazione tutta italiana e gourmet della jacket potato: più di 10 anni di storia e di successi a Torino, a Milano in Via Vigevano 10 da 2 anni e da mercoledì anche in Via Sarpi 60.
Proprio per inaugurare il nuovo locale nella Chinatown milanese, Poormanger ha organizzato una festa in stile street food con musica dal vivo, birra Baladin spillata dagli artigiani del birrificio e bibita Molecola, la cola tutta italiana che da Torino sta girando il mondo: una festa a cui tutti i milanesi sono stati invitati, per incontrare gli chef protagonisti, assaggiare le patate in edizione limitata, e scoprire un cibo nuovo che sorprende tutti coloro che lo provano – la patata ripiena!
Protagoniste della festa sono state le 5 patate firmate di grandi chef e volti noti del panorama milanese e italiano della ristorazione. In ordine rigorosamente alfabetico: Pasquale Balbi di Carmelina con una patata in stile Costiera Amalfitana; Giuseppe Postorino con la cucina stellata e classica del Ristorante L’Alchimia a Milano; la Valle d’Aosta di Paolo Griffa al Caffè Nazionale, una stella Michelin a tempo di record; la spalla di cinta senese più famosa d’Italia di Porcobrado, compagno di street food in tanti eventi, fino al meneghinissimo Cesare Battisti del Ratanà.
Le Patate d’Autore
Cesare Battisti, Ratana: “Lingua croccante e salsa verde”. Una patata ripiena con Lingua croccante, salsa verde e insalata all’aceto balsamico.
Giuseppe Postorino, Ristorante L’Alchimia: “Una patata ripiena tra le Langhe e la Sila”. Patata ripiena con battuta di Fassona al coltello, pesto calabrese al mortaio.
Pasquale Balbi, Carmelina: “Patata ripiena alla Nerano”. Patata ripiena con zucchine fritte, crema di zucchine, provolone del Monaco DOP fuso, pepe, basilico.
Pasquale Nastri, Porcobrado: “Patatabrada”. Patata ripiena con carni di spalla pregiate di Porcobrado, marinata e affumicata con salsa Jalapeño o salsa di cipolle caramellate.
Paolo Griffa al Caffè Nazionale con la “Patata ripiena alla valdostana”. Patata ripiena con fontina, prosciutto alla brace di Saint Oyen, miele e rosmarino.
Dalla Mole alla Madonnina
Daniele Regoli, fondatore nel 2011 a Torino con Marco Borsero e Valerio Ciardiello di Poormanger, con cui hanno voluto portare in Italia un piatto tipico della tradizione anglosassone, la jacket potato, trasformandola in un classico della cucina popolare e reinterpretandola con creatività in chiave italiana, ha commentato: “Sono molto orgoglioso che Poormanger sia approdato a Milano con due punti vendita portando una novità nel panorama della ristorazione milanese, ed è molto bello coinvolgere in una serata di festa nomi che hanno contribuito a fare la storia della ristorazione di questa città, in versione tradizionale o contemporanea, popolare o gourmet”.
La Patata d’Autore
La storia delle Patate d’Autore è nata a Torino solo poco tempo fa, il 30 marzo 2023: per inaugurare il terzo locale di Poormanger sotto la Mole, ben 6 protagonisti hanno partecipato alla prima edizione. In quel caso si andava da chef Zanasi di Condividere ad Antiche Sere, che rappresenta la storia delle piole piemontesi; dagli amici Slow-food di M*Bun alle ricette orientali di Oh!Crispa, ai panini gourmet di Mollica e quelli vegani di Van Ver Burger. Tutti “amici” di Poormanger, che hanno partecipato con lo spirito di esserci, per festeggiare.
Il locale in Sarpi
Il locale Poormanger in Sarpi, sviluppato su due piani uniti da una scenografica scala a due rampe in legno e ferro nero, con dehors su strada e due balconcini al primo piano per un pranzo o una cena intima a due, offre 150 coperti; si caratterizza per un arredamento vintage, con sedute in modernariato anni 60, alcuni angoli “nostalgia” come il giradischi in ingresso e i fumetti Diabolik o i libri appoggiati su librerie rigorosamente in legno. Anche i pavimenti saltano all’occhio per i colori e le fattezze tipiche delle marmette dei primi del Novecento. Al secondo piano, una sala cinema da 20 posti per proiezioni urbane, servizi dedicati e accesso riservato rendono l’ambiente adatto anche a eventi e feste.
Dalla jacket potato alla ripiena gourmet
La proposta di Poormanger, tra ricette ready-to-eat e personalizzazione, è pensata per accontentare tutti i gusti, tutte le tasche e tutte le esigenze alimentari: vegetariani e vegani, ma anche persone con allergie o intolleranze, come i celiaci. La possibilità di creare la propria versione di patata ripiena, personalizzandola con una varietà infinita di ingredienti – dai salumi più gustosi ai formaggi più freschi, dalle verdure di stagione alle ricette regionali, rende l’offerta davvero accessibile a qualsiasi palato.
Nel rispetto della stagionalità, il menu dei locali varia 4/5 volte all’anno, mantenendo sempre due patate fuori carta. Centinaia di ricette e abbinamenti diversi, ideati per esaltare ogni ingrediente, sono stati sperimentati dall’apertura nel 2011, incluse alcune patate ripiene dedicate ad eventi o occasioni speciali, come la variante speciale per il “bagna cauda day”. La costante: 400 g di patata, morbida dentro e con la buccia croccante fuori!
Nel menu non mancano altre gustose proposte, ispirate alla tradizione gastronomica italiana, per completare e arricchire il pasto: dagli antipasti tipici piemontesi come il vitello tonnato, la salsiccia di Bra, le acciughe al verde, ad altre sfiziosità come i taglieri di salumi e formaggi e la parmigiana di melanzane, fino ai dolci rigorosamente fatti in casa, tra cui l’immancabile tiramisù e la panna cotta. L’attenzione alla tradizione regionale si ritrova anche nelle birre artigianali e nei vini in mescita tutti provenienti da aziende piemontesi, per gli amanti del buon bere.