Ricavi per oltre 600 milioni di euro, 115 milioni di pasti serviti e 28 milioni di euro in investimenti: sono questi i numeri salienti del budget 2016 presentato ai soci dai dirigenti della cooperativa emiliana.
Dei 615 milioni di euro di ricavi attesi per tutte le attività del gruppo, 505 milioni saranno ascrivibili direttamente a Camst, con un incremento del 4% circa rispetto all’anno passato. Di questo fatturato il 35% proviene dalla ristorazione scolastica, il 15% dalla ospedaliera e il 15% dalla commerciale, il resto si divide tra aziendale e altri settori di diversificazione come il catering e il vending.
In un mercato che è sempre più maturo e che registra una contrazione dei prezzi per pasto sempre crescente a fronte di un aumento del costo delle materie prime è necessario puntare su processi più efficienti, specializzazione nei segmenti di mercato, internazionalizzazione e innovazione: così a detta di Antonio Giovanetti, direttore generale della società, sarà possibile rafforzarne la posizione nella ristorazione italiana.
In particolare, per quanto riguarda la collettiva, il core business dell’azienda, i cambiamenti del mercato spingono verso soluzioni strategiche nuove, con l’obiettivo di salvaguardare la forza lavoro, in totale circa 13 mila dipendenti in tutto il centro nord, con una base sociale pari a circa 7 mila soci, in aumento rispetto al 2015.
Per quanto riguarda gli investimenti, si prevedono circa 28 milioni di euro da destinare al rinnovamento di strutture produttive, alle aperture o alle riconversioni di diversi locali, specificamente nella ristorazione commerciale, settore in cui Camst ha deciso di investire introducendo un nuovo format in linea con le tendenze e le nuove abitudini dei consumatori, Gustavo dal 1945, da implementare in particolare nei centri commerciali.