La Commissione Finanze della Camera dei Deputati esaminerà la proposta d’innalzamento del valore esentasse del buoni pasto contenuta nei due emendamenti alla legge di Stabilità.
Le modifiche proposte sono di due tipi: nel primo caso si tratta di un aumento del valore esentasse fino a 7 euro del buono pasto in qualsiasi forma; nel secondo, tale innalzamento sarebbe di 6 euro per il buono pasto cartaceo e di 7 euro per quello in forma elettronica.
Oggi la deducibilità dei sostitutivi di mensa è pari alla soglia di euro 5,29 per ogni giorno lavorato.
“L’attenzione politica per l’innalzamento del valore deducibile dei buoni pasto, palesatasi con la proposta del gruppo dei deputati PD della Commissione Finanze della Camera, conforta tutti noi operatori del mercato, che da tempo insistiamo per avere riscontri sulla riforma di un sistema che ormai da 16 anni attende di essere rapportato all’aumento del costo della vita”. Questo il commento di Gregorio Fogliani, presidente di QUI! Group, storico emettitore ligure associato Cobes.
“Un aumento del valore esentasse del buono pasto avrebbe il duplice obiettivo di incrementare il potere d’acquisto dei consumatori, in un periodo di contrazione di consumi come quello attuale e, allo stesso tempo, aumentare gli investimenti di welfare aziendale, che, qui in Italia, va spesso a sopperire alle mancanze del welfare pubblico”, ha aggiunto.
Come noto, nonostante la mancanza di una riforma sul regime fiscale dei buoni pasto, negli anni passati sono stati effettuati ingenti investimenti per l’innovazione e la digitalizzazione mediante card e mobile device, rendendo più snello il processo di accettazione, rendicontazione e rimborso.
“Se i due emendamenti alla legge di stabilità saranno approvati”, ha concluso Fogliani, “sarà sicuramente un’occasione di crescita dei consumi per il nostro Paese”.