In sette anni e mezzo, dal gennaio 2007 al giungo 2014, il mercato pubblico dei bandi di gara nel Lazio per servizi di ristorazione ha riguardato 803 gare, per un importo complessivo di oltre 2,6 miliardi di euro. Ciò corrispondeva al 7% del mercato nazionale per numero e al 15% per importo.
Numeri riportati dal manuale Facility Management – Il mercato pubblico dei servizi di ristorazione, realizzato dalla Camera di commercio di Roma in collaborazione con il Cresme Europa Servizi, e curato da Asset Camera, azienda speciale della CdC capitolina.
Nel dettaglio, al Comune di Roma sono ascrivibili 454 gare, per un importo complessivo di oltre 1,5 miliardi, il 57% sul totale regionale sia per numero che per importo.
Per quanto attiene poi alla tipologia di servizi di ristorazione, il 60% della domanda regionale (484 bandi su 803 totali) è relativo a contratti per servizi di ristorazione collettiva. Un altro 25% (199 bandi) riguarda la ristorazione commerciale, il restante 15% (120 bandi) è relativa invece ai buoni pasto. In termini di importo, la ristorazione collettiva rappresenta il 71% del mercato regionale (circa 1,9 miliardi di euro su 2,6 complessivi).
Numeri che la dicono lunga sulla crescita del settore negli ultimi anni, in un mercato in cui i committenti sono centinaia di stazioni appaltanti tra Comuni, enti locali, università e aziende sanitarie. A questa grossa fetta della torta della ristorazione fuoricasa nel Lazio si aggiunge poi la ristorazione in convenzione (“buoni pasto”) e la commerciale.