È arrivato a Milano Toridoll, colosso della ristorazione giapponese con 1.200 ristoranti nel mondo, di cui 900, sviluppati con una decina di marchi, sparsi nell’arcipelago nipponico.
Con un fatturato di un miliardo di euro, l’azienda è quotata al Nikkei e ha registrato nel 2016 una crescita del 7%. Quest’anno la società del Sol Levante prevede di aprire 5 location nel capoluogo meneghino. Il primo locale a metà febbraio in zona Porta Genova: si chiama la Bottega del Ramen e ha una cinquantina di coperti. In menu la specialità della cucina giapponese in versione ortodossa, cui si aggiungerà in estate il “ramen secco”, ammorbidito da salse anziché con la classica zuppa.
Il secondo locale verrà inaugurato nella stessa zona della città il 1° marzo, con il format Tokio Table: oltre a 50 diversi tipi di stuzzicchini a 5-7 euro, il ristorante – 200 metri quadri e 100 coperti – proporrà alla carta anche primi e secondi a costi contenuti, introno ai 35 euro.
Non c’è solo Milano nei piani di sviluppo della società nipponica: entro il 2020 si spingerà fino a Roma, aprendo 15 locali in Italia, testa di ponte per l’espansione in Europa dei due format. La città dell’Expo 2015 peraltro offre un terreno fertile per i pani di conquista di Toridoll: sono 350 i ristoranti “jappo” aperti all’ombra della Madonnina, anche se poi nel 70% dei casi proprietari cuochi e camerieri sono in realtà cinesi.