Mangiarsi le parole, a cura di Luca Clerici edito da Skira, raccoglie 101 ricette di scrittori italiani del Novecento (due i Nobel, Grazia Deledda e Giuseppe Ungaretti): la più antica risale al 1926 (il Balsamo di Ciprigna si legge nel curioso Manuale culinario afrodisiaco per gli adulti dei due sessi di Omero Rompini) e la più recente è del 2017, firmata da Stefania Giannotti.
Le ricette sono organizzate in due serie, Menù alla carta e Menù a tema. La prima le propone suddivise per portate in ordine alfabetico, dall’aperitivo ai dolci, passando per sughi, salse e farciture. Perché il volume non è solo un’antologia letteraria di testi rari e spesso sconosciuti ma anche un menu e un ricettario, e infatti questi sono tutti piatti che si possono cucinare. Ognuna delle sette sezioni è introdotta da un inedito di argomento culinario – racconto, ricordo, divagazione – firmato da uno scrittore contemporaneo.