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Nuove record per l’agroalimentare italiano: l’export nel 2018 ha toccato i 41 miliardi di euro, +2,5% rispetto a un anno prima. Valore positivo, ma dimezzato rispetto al 2017, quando la crescita era stata del 6,7%. Un rallentamento in termini di spinta legato anche alle tensioni Cina-Usa, ma che induce alla riflessione, specie se si vuole mantenere realistico l’obiettivo dei 50 miliardi di euro entro il 2020, come ha ammonito Luigi Scordamaglia, numero uno di Filiera Italia.

Di qui la necessità di una nuova regia che sappia raccontare il made in Italy come mix d’eccellenze che solo il nostro Paese è in grado di restituire al mondo, senza distingue i prodotti dai valori e dai territori, perché l’Italia ha forza all’estero quando sa presentare insieme la potenza dei suoi brand, l’altissima qualità delle sue lavorazioni e il valore dei suoi luoghi di produzione e coltivazione.

 

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