Piatto ricco mi ci ficco: Tamburi Investment Partners si assicura il 20% del capitale di Eataly. A fronte di un esborso di 120 milioni di euro proveniente dal veicolo societario Clubitaly, Tip acquisisce un quinto di Eataly da Eatinvest, la holding di famiglia di Oscar Farinetti, tappa intermedia (e apporto di capitali freschi…) in vista della futura quotazione in borsa, prevista per il 2016/2017. Tutto questo nei giorni in cui la nota catena alimentare che sta portando il made in Italy in giro per il mondo sta per tornare a casa, inaugurando in patria l’ennesimo store: stavolta in quel di Milano, all’interno dell’ex teatro Smeraldo, su piazza XXV aprile, il 18 marzo prossimo. La data prescelta non è casuale, trattandosi dell’anniversario dell’inizio delle 5 giornate del 1848, l’insurrezione popolare contro il dominio austriaco.
Strutturato su tre piani, si sviluppa su 5.500 metri quadrati dove trovano collocazione 13 luoghi di ristorazione monotematica, un ristorante stellato, cinque spazi di produzione artigianale a vista e una grande enoteca con le migliori etichette italiane. E ancora: laboratori per aspiranti chef e un palco per concerti, aule didattiche e spazi per presentazioni. È l’ennesimo anello della catena fondata ad Alba da Oscar Farinetti: attiva nella distribuzione e commercializzazione di prodotti dell’enogastronomia italiana dal 2003, quest’anno punta a chiudere con un fatturato consolidato intorno a 400 milioni di euro (esclusi i franchisee) e a un ebitda di circa 45 milioni, dopo aver registrato nel 2010-2013 una crescita media annua di fatturato ed ebitda rispettivamente di oltre il 33% e il 75%. E il ruolino di marcia parla di crescita per tutto il prossimo triennio: Los Angeles, Washington, Boston e New York-World trade center le prossime tappe, mentre sono già state contrattualizzate le aperture di Mosca, San Paolo del Brasile e Londra.