“Il food di qualità non è soltanto un buon investimento, è l’investimento del futuro”: così Paolo Scudieri, ingegnere di Ottaviano, patron di Adler Plastic, player internazionale di componentistica per il settore del trasporto, mentre annuncia la imminente replicazione del neonato format Eccellenze campane: la terra del buono. Dopo la primigenia location di Napoli, dove da gennaio ha aperto i battenti questo vero e proprio polo del gusto che occupa 100 giovani, offre 720 etichette, dispone di 500 posti a sedere ed è aperto ogni giorno dalle sette a mezzanotte, in occasione degli imminenti campionati mondiali di calcio sarà la volta del Brasile, prodromo di una presenza stabile a San Paolo. Se l’idea è di Scudieri, la regia di tutta l’operazione è di Pasquale Buonocore, non a caso fino a 6 mesi fa partner e responsabile dell’allestimento degli store Eataly, cui il neonato format partenopeo innegabilmente si ispira.
All’interno della struttura (in cui trovano collocazione otto aree di produzione, numerosi negozi e ristoranti) è possibile acquistare o consumare una serie di referenze regionali di comprovata qualità: dalla a frittata di scammaro di Antonio Tubelli ai panuozzi di Gragnano, dall’antichissimo “cuzzitiello” (parte finale del palatone, classica forma di pane napoletano, riempito al momento di formaggi, salumi o polpette) a taralli freschi, freselle per la caponata, mozzarella di bufala, pasta di grano duro, pomodorini del Piennolo e cioccolata di Gay Odin. Il progetto è stato realizzato in via Brin 69, all’interno di un ex complesso industriale ristrutturato in zona Napoli est, a 200 metri dalla Stazione Ferroviaria, in prossimità del principale parcheggio intermodale cittadino e dell’uscita autostradale. È il primo vero sistema integrato dell’agroalimentare campano, costituito da 13 aziende partner, frutto di un investimento complessivo di sei milioni di euro.