Autogrill comunica i numeri relativi al primo trimestre 2014. In sintesi: se i ricavi consolidati si sono attestati a 813 milioni di euro, in calo dell’1% rispetto allo stresso periodo del 2013, i ricavi al netto delle attività retail cedute nel 2013 sono cresciuti, dal gennaio al marzo di quest’anno, del 2,6% nel confronto con lo stesso lasso di tempo dell’anno passato. Occorre infatti ricordare ancora una volta la scissione del business Travel Retail da quello Food & Beverage e che, nell’ambito di tale operazione, la più grossa in Piazza Affari nel 20013, nel settembre scorso la controllata americana HMSHostha venduto al Gruppo WDF le attività di retail aeroportuale in Nord America (il “Ramo Retail US”). Orbene, queste ultime, nei primi tre mesi del dell’anno passato avevano contribuito per circa 30,4 milioni di euro alle vendite consolidate del Gruppo italiano.
Andando più nel dettaglio, il primo trimestre ha mostrato una sostenuta crescita delle vendite nel canale aeroportuale, il principale per la corazzata di Milanofiori, in ascesa del 4,4% rispetto allo stesso periodo del 2013. In Nord America, in particolare, la dinamica è tanto più apprezzabile se si considera che la performance del periodo è stata ancora penalizzata dalle conseguenze del fracturing, ovvero la frammentazione tra più operatori di alcuni importanti contratti negli aeroporti Usa. Positivi anche i risultati conseguiti nel segmento autostradale, dove i ricavi sono aumentati del 2%, ma, va detto, per effetto delle nuove aperture in paesi europei diversi dall’Italia. Qui peraltro il colosso del people on the move si è recentemente assicurato 21 aree di ristoro sulla rete di Autostrade per l’Italia, per un valore complessivo di 2,1 miliardi di euro in virtù di una durata media ponderata di 14,3 anni a concessione.