La soddisfazione “fa 90”. Il servizio di ristorazione a bordo delle tre Frecce di Trenitalia, gestito da Itinere del gruppo Elior, ottiene il plauso convinto dei clienti, con percentuali “bulgare”, come emerge da una indagine di mercato sulla customer satisfaction dei passeggeri dell’Alta Velocità. Realizzato a bordo di Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca nel primo semestre 2015, il sondaggio riguarda il servizio di ristorante (solo Frecciarossa), Easy-Food, Bar e Corner Bar e Welcome Drink in business class.
Ebbene, il voto medio complessivo su una scala da 1 a 10 è di 7,1 sui Frecciarossa, di 7,2 sui Frecciargento e di 7,0 sui Frecciabianca. Particolarmente significativa la percentuale di soddisfatti, che danno al servizio un voto da 6 a 9: sui Frecciarossa parliamo del 92,6% del campione, più 15,4% rispetto alla rilevazione di un anno fa. Risultati in crescita anche sui treni Frecciargento, dove è soddisfatto il 94,7% (+7,4 rispetto all’anno scorso) del panel e sui Frecciabianca, con il 96,9 (+3,7). Anche il servizio ristorante sul Frecciarossa piace sempre di più: nel maggio e giugno 2015 il grado di soddisfazione è del 91,8%, 8 punti in più rispetto agli stessi due mesi del 2014, con Frecciarossa Non Fas (+11,0) sugli scudi seguito da Frecciarossa Fast (+4,7).
Dulcis in fundo, per quanto attiene all’EasyFood, il servizio di ristorazione con consegna al posto, la soddisfazione è pari al 95,6%, con un aumento del 5,6% al secondo semestre 2015: sfiora il l’en plein su Frecciabianca (98,0%), per poi attestarsi al 95,3 su Frecciarossa (95,3) e al 94,6 su Frecciargento (94,6). Particolarmente apprezzate sono: la facilità di utilizzo (99,7%), i tempi di attesa rapidi (98,9%), la modalità di servizio nell’EasyPack (98,4%) e il rapporto qualità-prezzo (97,8%).
“Un risultato importante se lo contestualizziamo nell’attuale periodo in cui in generale i servizi sembrano funzionare sempre peggio”, ha commentato con orgoglio Lino Volpe, presidente del gruppo Elior. Quattro le chiavi del successo, secondo il manager: “Intanto una formazione importante, strutturata e ossessiva delle circa 850 persone che lavorano a bordo treno, con corsi in aula, colloqui individuali, divd, formazione online, e percentuale di assenze scesa dal 13 al 10%; quindi la rivisitazione di tutta la gamma di prodotti unita a relazioni industriali e sindacali più dirette e meno liturgiche. Infine, l’impostazione di un rapporto con il cliente Trenitalia più aperto, costruttivo e meno burocratico che in passato”.
Certo, anche il coinvolgimento per il menu executive del Frecciarossa di uno chef prestigioso come Carlo Cracco, ha contribuito ad accrescere la qualità e la soddisfazione per il servizio.