Dal primo settembre 2017 i bambini che mangiano nelle mense scolastiche di Roma troveranno sempre più menu vegani, vegetariani, bio e a Km zero.
La proposta del Movimento Cinque Stelle, da giugno a capo della città con la sindaca Virginia Raggi, sarà inserita nelle linee guida nel nuovo capitolato d’appalto delle mense scolastiche del Campidoglio.
Obiettivo: proposte orientate “in maniera più equilibrata verso il vegetariano, con semplicemente l’aumento di frutta, verdura e cereali”. La carne, pertanto, “non verrà assolutamente tolta dai menu”. Si tratta di indirizzi supportati da una pletora di “esperti”: da uno chef vegano a un biologo nutrizionista, dalla mamma “vegetariana con due figli vegetariani” al dietista vincitore del concorso del Campidoglio e a quelli già in organico, dal pediatra Maurizio Conte fino al vegan blogger Claudio Lauretti. Insieme a loro anche rappresentanti di cooperative bio e del progetto di alimentazione sostenibile Fish Box, oltre alla responsabile del Coordinamento genitori democratici, Susanna Crostella. Presente in commissione anche Cinzia Padolecchia, direttore del dipartimento Servizi educativi scolastici, Famiglia e Infanzia di Roma Capitale.
Su tutto domina un’esigenza: la sostenibilità dell’offerta alimentare e del servizio. Accanto quindi a cibi vegetariani (una volta a settimana) e a Km zero (possibilmente senza il packaging), spazio all’uso di materiali compostabili, attrezzature a ridotto consumo energetico e alla raccolta differenziata dei rifiuti umidi.
Stretti i tempi: l’appalto in essere sulle mense scolastiche romane scade il 30 giugno 2017 e quindi va subito predisposto il nuovo bando, che andrà in vigore dal primo settembre 2017 e riguarderà anche gli asili nido, attualmente esclusi dal servizio in essere che contempla scuole d’infanzia, primarie e secondarie. Nella valutazione l’offerta tecnica peserà per l’80%, per il 20% il prezzo.