Un “tempio” per la formazione di cuochi e chef: dopo che all’inizio del 2020 aveva manifestato l’intenzione di realizzarlo, a breve Niko Romito darà il via ai lavori per aprire a Castel di Sangro (AQ) un campus “dove i giovani possano vivere l’esperienza della formazione universitaria per divenire i pionieri di un nuovo linguaggio gastronomico in grado di rivoluzionare il mondo del cibo e della ristorazione collettiva”.
Sull’onda del successo di Bomba, il temporary store che anche a Pescara ha messo in fila decine di clienti per assaggiare le sue specialità da pasticceria rivisitata in chiave contemporanea, lo chef pluristellato ha anticipato l’imminente cantierizzazione di una realtà di alta formazione accademica da 7 milioni di investimento, realizzato in partnership con il dipartimento di Scienza e Nutrizione dell’Università Sapienza di Roma, che ha tenuto a battesimo in passato il progetto Intelligenza Nutrizionale.
Una nuova cultura del cibo
Una iniziativa di caratura internazionale dove “vorrei condividere conoscenza e sviluppare cultura a vari livelli, soprattutto una nuova cultura del cibo, della sua trasformazione basata sui valori della salubrità, della sostenibilità, della circolarità, della solidarietà e dell’accesso democratico”, ha spiegato Romito. Un centro dove si farà ricerca e sviluppo in ambito nutrizionale, si approfondirà il lavoro di standardizzazione e industrializzazione dei processi di trasformazione, si promuoverà alta formazione per gli operatori del settore gastronomico, della nutrizione umana e della trasformazione alimentare (con Master di I° e II° livello).
Il Campus sarà al servizio del bene pubblico, con l’obiettivo di condividere i nuovi metodi e protocolli di trasformazione del cibo che verranno certificati. Dal punto di vista didattico sarà costante il dialogo tra ricerca gastronomica e produzione, perché la conoscenza non può prescindere dal saper fare, e viceversa.
I laboratori di ricerca, aperti e condivisi dalle università, dalle fondazioni, dai centri di studio e dalle aziende che collaboreranno al progetto, saranno in contatto continuo con gli studenti.
Un centro d’avanguardia
Nel campus ci saranno laboratori di ricerca ma non solo: aule didattiche, un centro di produzione per materiali didattici virtuali e aree comuni, tra cui spazi multimediali con contenuti e materiali a disposizione degli studenti, aree aperte in contatto con la natura e dedicate a sperimentazioni agronomiche, zone dedicate a un apprendimento libero e autoguidato, che si affiancherà al programma delle lezioni pianificate.
Progressi ed esiti delle attività del campus saranno condivisi con tutti attraverso una piattaforma virtuale che darà conto del percorso intrapreso a Castel di Sangro. Sempre più centro dell’avanguardia gastronomica italiana.
Resta aggiornato sul mondo della ristorazione, follow us:
LinkedIn
Facebook