Va all’Emilia-Romagna la quota più alta di fondi per le mense biologiche, pari a quasi 1,3 milioni di euro. Per il quarto anno consecutivo, la Regione governata da Stefano Bonaccini è quella che si aggiudica la quota più sostanziosa del Fondo nazionale per le mense scolastiche biologiche: 1milione e 282mila euro di risorse su 4,3 milioni di euro complessivi a livello nazionale, grazie ai 7 milioni di pasti bio erogati nel 2021.
La Giunta regionale ha quindi approvato la ripartizione dei fondi, relativi al 2021, trasferiti dal ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali alle amministrazioni locali che offrono il servizio di refezione scolastica biologici. Si tratta di risorse che servono a coprire le maggiori spese sostenute per l’erogazione dei pasti bio senza aumentare il costo della refezione scolastica a carico delle famiglie.
La ripartizione
Questa la ripartizione dei fondi sul territorio della Regione: nel bolognese circa 610 mila euro sono destinati al Comune di Bologna, oltre 90 mila euro a Casalecchio di Reno, oltre 17 mila euro a Medicina e 72mila alla società Solaris, stazione appaltante per i Comuni di Castel San Pietro Terme, Dozza, Ozzano Emilia e Monterenzio. In provincia di Modena arriveranno 23 mila euro al Comune di Fiorano Modenese e 47 mila euro a Formigine. Nel parmense, al Comune di Fontevivo vanno oltre 9 mila euro e quasi 6 mila a Neviano degli Arduini. Al Comune di Ferrara sono invece destinati circa 62 mila euro. La Romagna è a sua volta destinataria di quasi 126 mila euro per il Comune di Rimini, 113 mila euro a Cesena, 70 mila euro all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna (RA), 13 mila euro a San Giovanni in Marignano (RN) e oltre 6 mila euro a Coriano (RN).