TvbEat, la startup italiana che ha portato il food delivery nei comuni al di sotto dei 50mila abitanti, punta al franchising per espandersi nel Belpaese e creare nuovi posti di lavoro. Partendo dal presupposto che 4 italiani su 10 ordinano il cibo a casa e che tale propensione di acquisto è forte non solo nelle città più grandi ma anche in provincia, dove i colosso della consegna sono meno interessati a presidiare il territorio, TvbEat intende colmare il gap attraverso un modello in affiliazione. Il tutto sull’onda di un trend che si è rafforzato nel corso della pandemia: secondo l’Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano, il mercato del digital food delivery nel suo complesso vale 1,5 miliardi e nel 2021 ha registrato una crescita del +59% rispetto all’anno precedente.
Circa il 67% degli italiani ha potenzialmente accesso si servizi di food delivery ma spesso si tratta di un accesso parziale: c’è dunque spazio per raggiungere il 33% di clienti potenziali che desidera ordinare da casa: ben 18 milioni di persone. L’obiettivo dei fondatori di TvbEat, Damiano Vassalli e Andrea Togni, è di coinvolgere altri giovani imprenditori, partendo dai ristoratori e dagli esercenti che conoscono di persona e di cui si fidano, per poi espandersi. Un progetto made in Italy da sviluppare in franchising con un investimento minimo (meno di 10.000 euro) in tempi molto rapidi. Un’occasione per mettersi in proprio, che combinano un modello di business solido e validato dal mercato con una fee d’ingresso alla portata di tutti. Fondata nel marzo 2020, in pochi mesi gli oltre 150 locali associati al servizio di TvbEat in più di 60 comuni della bergamasca hanno generato oltre 800mila euro di ordini.