Cresce di oltre 2 punti l’indice della fiducia delle imprese nel mese di ottobre: da 86,9 registrato a settembre sale a 89,3. Positivo il clima in tutti i comparti: manifatturiero, dei servizi di mercato, delle costruzioni e del commercio al dettaglio.
La ripresa, per quanto ancora timida, è dunque attestata nei giudizi degli imprenditori italiani secondo quanto rilevato dall’Istat.
Nel dettaglio, nel settore manifatturiero l’indice cresce fino a 96,0 da 95,5 di settembre. Anche i giudizi sugli ordini migliorano lievemente (con il saldo in miglioramento da -26 a -25) mentre le attese di produzione rimangono stabili, a 2, e il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino rimane invariato (a 3). Passando quindi a osservare il sentiment per raggruppamenti principali di industrie, si osserva un miglioramento per i beni di consumo (da 95,5 a 95,7) e intermedi (da 95,9 a 97,5) e stabilità sostanziale per quelli strumentali (a 95,9). A sua volta, l’indicatore relativo alle imprese di costruzione sale a 77,5 da 75,5 di settembre. Migliorano anche le attese sull’occupazione (da -23 a -21 i saldi) ma peggiorano i commenti relativi agli ordini e/o ai piani di costruzione (da -48 a -50).
Sempre ad ottobre, l’indice destagionalizzato del clima di fiducia delle imprese dei servizi sale a 89,2, da 85,1 registrato a settembre. In generale, si rileva un miglioramento di tutte le componenti che contribuiscono all’indice: crescono i saldi relativi ai giudizi e alle attese sugli ordini (rispettivamente da -17 a -15 e da -4 a 1) e alle aspettative sull’andamento dell’economia italiana (da -33 a -28). Nel commercio al dettaglio, l’indice del clima di fiducia sale a 93,9 da 92,1 di settembre. Un risultato positivo che riguarda sia la grande distribuzione (da 89,9 a 91,8) sia il commercio tradizionale (da 94,8 a 96,7).