Dopo otto lunghi anni di lavori e impegno incessante, finalmente è giunto il momento di scoprire il nuovo gioiello della ristorazione scolastica della città di Bologna: il centro pasti del Lazzaretto. Un’imponente struttura che spazia su una superficie di 1800 metri quadrati e rappresenta un vero e proprio faro nel panorama delle mense scolastiche, capace di sfornare fino a diecimila pasti al giorno.
L’investimento, pari a 7,7 milioni di euro per i lavori e un ulteriore milione e mezzo per arredi e attrezzature, ha dato vita a un’opera mastodontica destinata a diventare il cuore pulsante della ristorazione per le nuove generazioni. I lavori hanno avuto inizio nel lontano 2016, ma un’interruzione di due anni a causa di problemi con l’impresa ha rallentato il processo. Tuttavia, dopo una lunga attesa, il risultato è finalmente sotto gli occhi di tutti.
Questa nuova struttura non è soltanto il luogo dove vengono preparati i pasti, ma rappresenta un autentico concentrato di innovazione e sostenibilità. Dotato di tecnologie all’avanguardia, come un impianto scambiatore per il recupero del calore e un sistema fotovoltaico sul tetto, il centro non solo garantisce alimenti di alta qualità, ma si impegna anche per un impatto ambientale ridotto.
L’assessore alla scuola, Daniele Ara, sottolinea l’importanza di questa nuova infrastruttura nel garantire il diritto al cibo di qualità per tutti. Grazie al lavoro di settanta persone, il centro pasti è diventato una realtà concreta, un luogo di lavoro e di incontro per la comunità locale.
Il sindaco Matteo Lepore non manca di evidenziare il significato sociale e ambientale di questa nuova struttura pubblica: dalla trasformazione di un’area che un tempo era poco più di una discarica, oggi sorge un polo d’eccellenza che promuove l’accesso a un’alimentazione sana e sostenibile, contribuendo attivamente al benessere della città.
Tra le nuove sfide, la ricerca di un nuovo gestore delle mense comunali entro un anno e mezzo. Con il nuovo bando, l’obiettivo dell’amministrazione è di incentivare sempre di più le filiere locali, seguendo le linee guida nazionali ed europee, promuovendo così uno sviluppo agricolo sostenibile.
Un’attenzione particolare sarà rivolta alla diversità dei menu, con novità come la proposta halal e una maggiore offerta vegetariana.