Va a Ladisa, dopo 15 anni di prorogatio, l’appalto per le mense dell’Asp di Cosenza. È questo l’esito finale di un annoso iter, arrivato nel 2020 alla gara che si è conclusa solo ora. Un regime provvisorio protrattosi per un tempo ingiustificabile, dacché, nel lontano 2007 l’ex Azienda sanitaria n.3 di Rossano appaltava per l’ultima volta il servizio di ristorazione espletato per i presidi ospedalieri della fascia jonica cosentina, poi esteso anche a tutti presidi ospedalieri e sanitari dell’Asp di Cosenza.
Un risultato, quello della assegnazione, “conquistato” dal commissario La Regina, dopo i numerosi, vani “tentativi” dei suoi predecessori. Una svolta che per arrivare a compimento ha conosciuto negli ultimi 2 anni anche un “giallo”, col “mistero” della commissione aggiudicatrice che, pezzo dopo pezzo, ha perso quasi tutti i suoi componenti, di volta in volta dimissionari. Il che causava i continui rinvii nell’aggiudicazione, fino alla recente svolta, con l’ultima delle commissioni che ha portato a casa il risultato.
A vincere la commessa è dunque la barese Ladisa, piazzatasi molto vicina al massimo del punteggio sia in termini di offerta qualitativa sia di sconto sul prezzo a base d’asta. Un aspetto tutt’altro che secondario: in questo modo, anche a Cosenza la giornata alimentare potrà essere remunerata meno dei 13,39 previsti dalle prorogatio, laddove basti dire che all’ospedale di Reggio Calabria la gara aggiudicata nel 2015 prevedeva un costo di 9,22 euro per colazione, pranzo e cena…