Pellegrini SpA riapre in sicurezza la rete delle proprie mense grazie alla collaborazione con Lifenet Healthcare, alla consulenza scientifica del professor Roberto Burioni e alla nascita di una nuova figura: il Covid manager.
L’azienda italiana fondata e guidata dal presidente Ernesto Pellegrini insieme alla vicepresidente Valentina Pellegrini, ha messo in sicurezza i propri 600 ristoranti presso aziende, ospedali, comunità religiose e case di riposo, che sono rimasti in gran parte aperti negli scorsi due mesi o che hanno riaperto con la Fase 2.
Know how e competenze
Per raggiungere questo obiettivo, ha unito ad un know-how eccezionale, frutto di 55 anni di esperienza nella ristorazione e di 30 anni di attività nella sanificazione di ospedali e aziende, le competenze scientifiche del medico pesarese, docente presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, e il supporto della società milanese che opera nel settore sanità e salute.
Risultato: un protocollo relativo all’attività di ristorazione in epoca di Coronavirus, che stabilisce alcune regole per una riapertura in sicurezza: dal distanziamento sociale all’utilizzo dei DPI, dagli accorgimenti che rendono la mensa un luogo il più possibile sicuro e sereno in pausa pranzo alla creazione di un nuovo ruolo, il Covid manager. Che, all’interno di ogni mensa, vigilerà sul puntuale controllo del rispetto delle regole, la possibilità di predisporre separatori che siano una barriera per le particelle potenziali portatrici di virus, l’abolizione delle isole di condimento e la relativa sostituzione con mono dosi forniti in linea, l’imbustamento di tutte le posate sanificate, la possibilità di prenotare il pasto attraverso una piattaforma tecnologica dedicata e di ritirarlo presso il ristorante. Il tutto associato a rigide norme per il personale Pellegrini sia in termini di igiene che di organizzazione del lavoro.
La collaborazione continua
La collaborazione tra i tre protagonisti dell’iniziativa non si esaurisce qui: per tutta la durata della pandemia, la Pellegrini, colosso italiano della ristorazione con ricavi pari a 640 milioni di euro nel 2019 che dà lavoro a 9.300 persone, riceverà supporto e assistenza sulla base delle evoluzioni del contagio e realizzerà sessioni di formazione dedicate al proprio personale interno, a partire dai responsabili operativi e dai direttori di servizio.