Nel nuovo bando prorogato di 3 mesi per l’affidamento della ristorazione nel Comune di Roma è sparito il menu vegano.
Dopo aver deciso lo slittamento per adeguare il capitolato ad alcune linee guida del Ministero dell’Ambiente – emanate il 4 aprile e in vigore dal 4 agosto 2020 – legate all’emergenza coronavirus (tra cui l’adozione di elettrodomestici a basso consumo), la Commissione Scuola dell’ente capitolino ha tolto il menu vegano dalle previsioni della gara che affiderà la gestione del servizio pasti per il quinquennio 2020-2025 in nidi e scuole materne dell’Urbe.
Vegano sotto controllo
Proposto come esperienza alimentare e non come menu, come hanno sottolineato i promotori dell’iniziativa che aveva ovviamente sollevato numerose obiezioni e polemiche in passato, nel prossimo bando non ci sarà un pasto vegano “obbligatorio”, benché questo potrà continuare ad essere proposto in casi specifici: ma solo se accompagnato da una dichiarazione del medico curante o del pediatra del bambino che afferma di essere a conoscenza del fatto che al minore che segue viene già somministrata dai genitori una dieta vegana.
Insomma, cibo vegano sì ma solo se verrà richiesto specificamente in quanto legato a scelte fatte dai tutori.