Massimo Piacenti è il nuovo presidente di ANIR Confindustria: “Abbiamo davanti un futuro importante”, ha dichiarato l’eletto subito dopo la nomina alla guida dell’Associazione nazionale imprese della ristorazione. Che ha poi aggiunto: “Gli interlocutori hanno oggi maggiore consapevolezza della ristorazione collettiva e della sua importanza, e per questo ringrazio il presidente uscente Mattioli con cui è stato davvero un onore lavorare. È necessario ora che a questa nuova dimensione venga data la giusta importanza, con l’introduzione di concetti come quello di cibo pubblico, inteso proprio come servizio per tutti, e come quello di pasto giusto. E che venga riconosciuto finalmente un quadro di norme ad hoc, perché è necessario garantire un’agibilità per le aziende che hanno deciso o decidono di investire nel settore, che non è possibile avere con le normative vigenti. Scopriamo a nostre spese da mesi, ad esempio, che davanti ad un rialzo dei prezzi fuori controllo, non ci sono norme che tutelino noi e i cittadini che fruiscono dei nostri servizi”.
Definita anche la squadra del Consiglio di Presidenza che, insieme al segretario generale di ANIR Confindustria, Paolo Valente, affiancherà il presidente Piacenti nei prossimi tre anni con i vicepresidenti Emilio Roussier Fusco, Tommaso Putin, Graziano Sanna e Rosario Sortino. Un ringraziamento unanime è stato espresso nell’occasione al lavoro fatto dal past president di ANIR, Lorenzo Mattioli, presidente di Confindustria Servizi HCFS, che ha saputo gestire nel migliore dei modi l’associazione in un periodo molto difficile tra effetti della pandemia e crisi energetica.
“È stata un’esperienza importante”, ha detto Mattioli, “in rappresentanza di un settore, come quello della ristorazione collettiva, di cui siamo riusciti a far comprendere il ruolo fondamentale, non solo nei periodi di crisi. Dopo la pandemia e la crisi energetica, è stato un periodo di grande riscoperta per i servizi integrati in generale, di cui si è finalmente compresa l’importanza nel loro operare quotidiano. A garanzia di milioni di cittadine e cittadini, nei posti di lavoro, di studio, di cura. Siamo presenti, silenziosamente, nella vita di tutti i giorni per garantire sicurezza e salute”.