Dispensa Emilia riparte da Carpi: pochi giorni dopo la riapertura del 26 aprile, il brand di ristorazione emiliana ha tagliato il nastro al ventesimo ristorante dando via a un intenso piano di aperture nel corso dell’anno.
Identità e territorio: sono queste le basi su cui il format ha costruito in 17 anni una filosofia aziendale che consente di preservare i sapori della tradizione culinaria emiliana proponendo in chiave moderna e innovativa piatti la cui bontà ha da tempo varcato i confini regionali. Detto, fatto: dopo l’opening di Carpi, in provincia di Modena, saranno Garbagnate e Legnano, in provincia di Milano, le prossime tappe dello sviluppo di Dispensa Emilia.
A tutta crescita
Nuovi investimenti, concentrati tra Emilia e Lombardia, estremamente significativi e che porteranno la catena emiliana ad aprire 10 nuovi locali entro fine anno e ad assumere 200 persone. Le nuove aperture riguarderanno sia locali stand alone su strade ad alto traffico che format più piccoli e snelli in città e centri commerciali.
Intanto, nel nuovo ristorante di Carpi, 400 mq e dehors esterno, sarà disponibile l’intera offerta che ha conquistato clienti ad appassionati del buon cibo, dalla tigella al – come si dice a Modena – gnocco fritto, passando per altri classici della tradizione culinaria emiliana come tagliatelle e tortellini. Una proposta calibrata per soddisfare sia il lavoratore che si ferma per una pausa pranzo sana, gustosa e veloce, che famiglie, coppie e gruppi di amici che vogliono condividere un pranzo o una cena all’insegna della migliore tradizione emiliana. A Carpi sarà inoltre disponibile anche il servizio di colazione con cornetti farciti al momento e tigelle dolci.
Le dichiarazioni
“Dispensa è un modo d’essere, una filosofia nella quale si ritrovano anche i clienti che mettiamo sempre al centro del nostro progetto”: così Alfiero Fucelli, presidente e amministratore delegato di Dispensa Emilia, di cui oggi detiene la maggioranza Investindustrial, società di investimento leader in Europa. “Siamo partiti nel 2004 con l’obiettivo di poter far vivere alle persone un’esperienza buona, rilassata e divertente; oggi vedere che le persone tornano nei nostri ristoranti e ci danno fiducia dopo un periodo difficile è motivo di grande orgoglio e conferma che abbiamo costruito qualcosa di buono. Quella di Carpi è un’apertura molto significativa perché consolida la nostra presenza sul territorio ed inaugura un piano di sviluppo molto intenso che vedrà 10 nuove aperture e 200 assunzioni entro fine anno”, ha aggiunto Fucelli, sottolineano l’approccio etico e professionale che ha permesso al brand di consolidare nel tempo i propri valori, partendo da un piccolo chiosco nel CC Shopville Gran Reno a Casalecchio di Reno (BO) e riuscendo a dar vita a una realtà aziendale fondata su relazioni umane e rispetto per dipendenti e clienti.
Una cucina tecnologica
Una realtà, quella di Dispensa Emilia, format nato nel 2004 che ama qualificarsi come Slow per prodotto, cura nella preparazione e rispetto della tradizione, ed al tempo stesso Fast per la tipologia di servizio e l’innovazione, anche dal punto di vista tecnologico con il nuovo sistema totalmente contactless App&Go, che permette ai clienti di ordinare e pagare il loro asporto attraverso l’App Dispensa Emilia e ritirare l’ordine direttamente in auto. Da poche settimane è poi attivo, sempre tramite l’App, il servizio di delivery, con consegna fatta dai propri rider e attraverso l’utilizzo di mezzi elettrici.
Prodotto, storia, volti, qualità: la mission aziendale consiste nel riuscire quindi ad innovare conservando l’identità dei sapori, perseguire continuamente la qualità senza compromessi e non tradire la fiducia dei clienti (ogni singolo piatto viene valutato per lungo tempo prima di poter essere inserito a menù), perché la filosofia di Dispensa Emilia è “poche cose fatte bene”. A tutto ciò si aggiunge la realizzazione di un centro produttivo, la Cucina di Modena, che da marzo del 2019 sforna quotidianamente gran parte dei prodotti che poi vengono cucinati in diretta nei singoli ristoranti, e che ha permesso di monitorare ogni singola fase del processo produttivo per preservare l’identità di Dispensa Emilia e la qualità dei piatti che arrivano in tavola.