Oltre 40.000 mc di biometano prodotti da 512 tonnellate di rifiuti organici raccolti in 20 punti di ristorazione di Elior. È quanto emerge dai primi dati del progetto di economia circolare che rientra nella partnership avviata nel 2022 tra Gruppo Hera e il colosso della ristorazione. Il biometano prodotto corrisponde a 33 tonnellate equivalenti di petrolio evitate, con un risparmio di 80 tonnellate di CO2 rispetto alla produzione della stessa quantità di carburante di origine fossile, pari a sua volta alla quantità assorbita da circa 800 alberi in un anno. E ancora: con il biocarburante prodotto, si potrebbero percorrere più di 570.000 chilometri, corrispondenti al consumo annuo di 29 auto di media cilindrata.
Gli scarti delle cucine e della consumazione dei pasti dei 20 punti di ristorazione ubicati nelle province di Bologna e Modena, vengono trasformati in biometano e compost nell’impianto della a Sant’Agata Bolognese della multiutility attiva nei settori ambiente, energia e idrico, con più di 9.000 dipendenti.
Si realizza così un circolo virtuoso che parte dagli scarti delle cucine e della consumazione dei pasti e ritorna al territorio, grazie all’immissione in rete del gas prodotto, utilizzato per alimentare mezzi pubblici e privati o per usi domestici, per esempio per cucinare e per riscaldarsi. I benefici riguardano gli ambiti dell’economia circolare e della mobilità sostenibile: non solo il biometano è un gas rinnovabile al 100%, ma dall’organico si produce anche compost di qualità, utilizzabile come ammendante in agricoltura o per produrre terriccio da utilizzare per la piantumazione e il giardinaggio.