di Massimo L. Andreis
Il mondo della ristorazione e dei pubblici esercizi, con oltre 334.000 insegne rappresenta in Italia un universo in continua evoluzione. Un microcosmo pulsante che offre innumerevoli possibilità a chi desidera intraprendere una carriera in questo settore. Eppure, una tempesta si staglia all’orizzonte, anzi, ha già colpito come uno tsunami il fuoricasa: la carenza di personale qualificato.
Un problema che attanaglia tutto il mare magnum dell’HoReCa in generale, e la ristorazione commerciale e a catena in particolare, con il 60% degli imprenditori che si trova ad affrontare, nella ricerca di nuovi collaboratori, le insidie di acque in tempesta. Basti dire che, sebbene l’occupazione nel settore sia tornata agli standard del 2019 con 987.000 addetti, il 26,3% delle ricerche di cuochi e camerieri resta inevaso, a fronte di una crescita costante della richiesta di personale.
MobieTrain ha individuato alcune strategie utile per sopperire a tale mancanza e ha creato una web-App di microlearning per la formazione del personale. Perché, senza dubbio, emerge l’importanza proprio di quest’ultima per sopperire alla presenti lacune di candidature nel settore del foodservice. Non è un caso dunque che le azienda del fuoricasa l’abbiano posta al centro della propria azione nella gestione del personale. Abbiamo chiesto ad alcune realtà del settore di parlarci di come questa leva sia ormai imprescindibile per contrastare il fenomeno della carenza di candidati e dell’eccessivo turnover. Ecco cosa ci hanno detto…
Chiara Rivella, Autogrill Italia
Mario Perego, Cigierre
Rana Edwards, I love Poke
Valentina Fossa, McDonald’s
Alessandra De Felice, Pizzium
Poke House
Gruppo Cremonini – Chef Express
Francesco De Luca, Pentagroup, La Yogurteria
Viola Di Claudio, La Piadineria
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